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CKD: paragone di costi tra dieta casalinga e PetFood dietetico.


mercoledì 15 giugno 2022


CKD: paragone di costi tra dieta casalinga e PetFood dietetico

Nell'articolo precedente abbiamo effettuato un confronto tra i costi che deve sostenere un proprietario quando decide di alimentare il suo cane con una dieta casalinga o commerciale.
In quel caso il cane che abbiamo preso come esempio era un animale sano e la dieta era studiata per il suo mantenimento.
Ma nel caso in cui il cane avesse delle patologie i costi cambierebbero? E converrebbe comunque nutrirlo con alimenti PetFood?


Per fare il paragone, e rispondere a questa domanda, abbiamo scelto il caso clinico di un cane affetto da CKD. Questo caso è stato portato d'esempio da una veterinaria nutrizionista ad un corso in cui lei stessa aveva già portato l'esempio di una dieta adatta a quel paziente.

Il cane era un alano di 5 anni affetto da patologia renale cronica in stadio IRIS 3, con un peso attuale di 69,5 kg e un peso ideale di 70,5 kg.

Per il calcolo del fabbisogno è stata utilizzata la formula 130x(peso ideale)0,75 e il risultato è stato poi moltiplicato per il fattore di correzione 1,1 per la razza "Alano" arrivando ad un totale di 3480kcal.

La dieta per il nostro Alano prevedeva:
- 500 grammi di carne bovina macinata con grasso al 10%,
- 90 grammi di olio di semi di girasole,
- 30 grammi di olio di salmone,
- 380 grammi di riso,
- 250 grammi di carote
- 28 grammi di essential "renal".

Ma quanto costerebbe questa dieta al proprietario? Molto di più rispetto ad un'alimentazione a base di prodotti PetFood dietetici umidi o secchi?

La carne di bovino, macinata scelta, è reperibile nei supermercati, cercandola in offerta, a circa 8,50 euro al chilo. Di conseguenza, per il nostro Alano il proprietario spenderebbe, solo di carne, € 4,25 al giorno.

Per il riso, invece, se scegliessimo il riso basmati, sempre in offerta, il costo giornaliero sarebbe di € 0,70 centesimi. La stessa cifra, più o meno, la spenderemmo se prendessimo un riso ribe non in offerta.

Il costo dell'olio di girasole varia tra 2,50 e i 3,30 euro al litro, quindi, per la dieta del nostro cane spenderemmo tra i 22 e i 30 centesimi di euro al giorno.

Facendo lo stesso discorso, sulla ricerca del prodotto in offerta o a prezzo pieno, per le carote potremmo spendere tra i 25 e i 50 centesimi di euro.

Per l'olio di salmone, invece, i prezzi sono molto variabili. Scegliendone uno ad elevata concentrazione di EPA e DHA, si spende circa 15,00 euro ogni 500 ml.

Usandone 30 grammi al giorno, il solo costo dell'olio, sarebbe di 90 centesimi di euro al die.

Infine, per l'integratore mineral vitaminico "renale", si spenderebbe 1,60 euro al giorno.

Facendo la somma, per mantenere il nostro paziente renale con una dieta casalinga studiata appositamente per lui e la sua patologia, ci vorrebbero circa 7,90 euro al giorno.

E se invece si decidesse di utilizzare un alimento commerciale secco renal?

Anche in questo caso, il prezzo giornaliero varia in base al prodotto e alla ricerca, o meno, dei prodotti in offerta.

Il costo in media, dei prodotti secchi renal cane, a prezzo di listino è di circa 8,50 euro al chilo mentre, cercando l'offerta più vantaggiosa disponibile on line, il costo potrebbe scendere a 6,00 euro al chilo.

Ma quanto dovrebbe mangiarne il nostro "piccolo" cane?

Guardando le chilocalorie che apportano i diversi prodotti renal secco, ci siamo accorti che la maggior parte apportano 400 kcal ogni 100 grammi di alimento tal quale.

Facendo i conti, il nostro Alano dovrebbe assumerne 870 grammi al die, per un costo giornaliero variabile tra i 7,40 e i 5,30 euro.

Paragonando i costi della dieta casalinga e una dieta commerciale, con un alimento renal secco a costo di listino, ci rendiamo conto che la differenza di prezzo è minima, intorno ai 50 centesimi di euro al giorno.

E con un'alimentazione commerciale umida "renal"?

Senza neanche fare i conti, è facilmente comprensibile che mantenere un cane di 70,5 kg con un'alimentazione umida "renale" è economicamente insostenibile per la maggior parte delle famiglie.

Tuttavia, per curiosità, abbiamo fatto i conti.

Anche scegliendo un alimento umido a elevata densità energetica, per ridurne la quantità da somministrare, dovremmo comunque somministrarne circa 2,4 kg con un costo giornaliero di circa 19,00 euro.

A questo punto, dai conti che abbiamo fatto, sembra che in corso di alcune patologie, con la CKD, in un cane di grossa taglia, un'alimentazione casalinga non è poi molto più costosa rispetto ad un'alimentazione commerciale, ma scegliere una dieta di tipo casalingo avrebbe alcuni vantaggi.

Il primo, sarebbe la possibilità di una personalizzazione maggiore che con gli alimenti PetFood non sarebbe possibile.

Il secondo, riguarda la differenza tra un'alimentazione casalinga e una commerciale a base di un prodotto secco.

È vero che a livello di costi queste due diete sono molto simili, ma si differenziamo notevolmente per l'apporto di acqua.

La dieta casalinga apporta molto più acqua, facilitando l'assunzione di un'adeguata quota idrica giornaliera che, in corso di patologia renale cronica diventa fondamentale, considerando che spesso un cane con CKD è affetto da disidratazione.

La differenza nel contenuto di acqua, invece, non sussisterebbe se alimentassimo il nostro paziente con un alimento umido ma in questo caso il costo, rispetto ad una dieta casalinga, triplicherebbe.



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